venerdì 15 febbraio 2008

Il rito nel Brand Tribale

Questo aspetto la colora di tinte molto particolari, e a ben pensarci bisogna cercar di capire perché questo aspetto è importante nei “giri” chiusi rappresentati dalle moderne Tribù.
Il mio pensiero ha prodotto questo snocciolamento di argomentazioni:
IL RITO
Parto da questa definizione che mi sono auto-costruita:
sequenza precostituita e fissa di atti meccanici gratuiti, fisici, gestuali, verbali, che rimandano a qualcos’altro (simbolismo).
Il rito e’ presente nel corteggiamento e nell’atto sessuale, ma tra i due prevale la ritualità nel corteggiamento.
Il sesso poi e’ un atto meccanico che sembrerebbe insensato se non avesse le sue valenze emotive sensoriali e ancestrali.
Il corteggiamento e’ allora l’archetipo, il referente, il datore di senso del rito.
Il matrimonio si puo’ pensare come la sublimazione del corteggiamento: e’ il momento culminante del corteggiamento, in cui si ritualizzano le fasi dell’avvicinamento, del corteggiamento a gesti e a parole, fino alla consumazione dell’atto sessule, non mostrata ma chiaramente ritualizzata dal bacio e dalla partenza verso l’intimita’ con ammiccamenti più o meno volgari e nello schiamazzo generale.
Per questo il rito e’ qualcosa che richiama la sessualità, ed ecco perchè le marche tribali hanno un sentore sensuale piu’ o meno manifesto.
L’altro ambito in cui il rito s’e’ sviluppato come comportamento compulsivo, è quello della lotta.
Nel sesso maschile degli animali superiori, quando la lotta può portare a danni gravi all’altro individuo, essa si è raffinata a comportamenti simbolici che hanno come segno la lotta vera e propria.
Questo serve a eseguire una lotta simbolica, stilizzata dal punto di vista estetico.
Con ciò si risolvono i conflitti interrazziali senza spargimento di sangue, negativo per la specie e per la società.
Ecco che questo secondo capisaldo del rito è entrato anch’esso nello spirito della Tribù: se accettiamo l’archetipo del macho sull’Harley con la bionda in hot-pants allora il quadro è completo.

Nessun commento: